Description
Paese: Italia
Regione: Friuli Venezia Giulia
Comune: Duino-Aurisina
Formato: 0,750 lt.
Uve: Malvasia 100%
Tipologia di terreno: tipico terreno del Carso composto da calcari e terra rossa
Altitudine: 260 e i 280 mslm
Esposizione: sud-est
Resa per ettaro:
Età delle viti: dai 6 ai 30 anni
Vinificazione: La fermentazione e la macerazione avvengono sulle bucce in tini aperti, con più follature giornaliere (la follatura è l’operazione di rottura del cappello di vinacce che salgono in superficie spinte dalla anidride carbonica prodotta nel processo fermentativo, e la loro reimmersione nel liquido); nessun controllo di temperatura e nessuna addizione di lieviti. La fermentazione malolattica si svolge in botti grandi di rovere
Affinamento: in botti medie e grandi di rovere di Slavonia per due anni. Si imbottiglia poi senza filtrazione e senza stabilizzazione, e si attendono 2 anni prima dell’immissione in commercio.
Descrizione organolettica: La Malvasia di Zidarich è di un giallo dorato opalescente; al naso è ricca di resine, balsami mentolati e iodati, miele, albicocca disidratata. In bocca è avvolgente e balsamico, con una certa severità.
Abbinamento gastronomico: Buono con gli spaghetti pesto e polpo, oppure con un risotto piselli freschi e gamberi.
Gradazione alcolica: 13 % Vol.
Temperatura di servizio consigliata: 15 °C
Epoca di vendemmia: prima decade di ottobre.
Note:
Benjamin Zidarich è uno dei viticoltori più famosi della regione del Carso triestino. La cantina si trova in Località Prepotto di Duino Aurisina, in piccolo borgo sopra la città di Trieste, nel cuore dell’altopiano del Carso. In quest’area la viticoltura ha origini antiche e tutti i contadini hanno sempre avuto una vigna per produrre un po’ di vino per il consumo familiare o da vendere sfuso. Zidarich fa parte della prima generazione di vigneron che ha deciso di dedicarsi completamente alla vite, con il desiderio si valorizzare una produzione di piccole dimensioni ma di alta qualità. La consapevolezza di poter realizzare grandi vini, lo ha spinto a credere con tenacia in un’impresa non facile e a cominciare a imbottigliare il suo vino ottenuto dai vitigni autoctoni presenti da secoli in questa terra.
La zona del Carso triestino possiede caratteristiche assolutamente uniche. Si tratta di una sottile striscia compresa la il mare e il confine sloveno. Il clima è solare e mediterraneo, mitigato dalle brezze marine, ma rinfrescato dalla bora, che soffia con veemenza da nord-est. I terreni sono pietrosi, composti da rocce bianche di calcare. Per poter creare una vigna, bisogna prima preparare con pazienza il terreno. Le rocce vengono sminuzzate e tritate con appositi macchinari. Questo pietrisco calcareo viene poi unito e mescolato con della terra prelevata dalle doline, depressioni naturali dell’altopiano carsico. Una volta steso questo strato di terra e rocce, si possono piantare le barbatelle. Spesso le vigne sono costruite con terrazzamenti sostenuti da muri a secco, per evitare pendenze troppo ripide e per evitare fenomeni di erosione. Si tratta di suoli estremamente poveri, che costringono la vite a spingersi in profondità con le radici alla ricerca di acqua.
In queste condizioni estreme, i vitigni che meglio si sono adattati sono quelli storici del territorio, la Vitovska, la Malvasia istriana, la Glera, il Terrano e gli internazionali Sauvignon Blanc e Merlot. Dopo molti anni di lavoro, nel 2009 Benjamin Zidarich ha inaugurato una nuova cantina, interamente sotterranea e scavata nella roccia fino a una profondità di 20 metri. Uno spazio non solo di grande fascino architettonico, ma anche perfetto per l’affinamento e la conservazione dei vini, in condizioni di temperatura e umidità naturalmente costanti. I vini di Benjamin Zidarich sono pura espressione della roccia del Carso, realizzati senza compromessi, tenendo fede alle tradizioni e assecondando e valorizzando un terroir straordinario.