PIEROPAN LEONILDO – – – – “VIGNETO CALVARINO” 2020 SOAVE CLASSICO BIO DOC

38,00

Società Agricola PIEROPAN – Via Giacomo Matteotti, 37038 Soave (VERONA) – ITALIA

Esaurito

Descrizione

Paese: Italia

Regione: Veneto

Comune: Soave

Formato: 0,750 lt

Uve:  Garganega 70%  – Trebbiano di Soave 30%

Sistema di allevamento: Pergola veronese con 4000 ceppi per ettaro e guyot

Età delle viti: Impianti dai 30 ai 60 anni di vita.

Suolo: Terreno vulcanico ricco di basalto, altitudine 200 – 300 m.s.l.m. Esposizione a ovest.

Resa: Per ettaro 60 hl (2 kg per pianta).

Metodo di difesa: Viticoltura biologica certificata

Sistema di allevamento: Pergola veronese con 4000 ceppi per ettaro e guyot

Modalità di raccolta: Raccolta manuale, spesso con doppio passaggio, per selezionare l’uva più matura. La vendemmia inizia a metà settembre per il Trebbiano di Soave e a ottobre per l’uva garganega.

Carico gemme: 8 gemme per vite.

Tecnica di vinificazione: Diraspatura e pressatura delle uve. Selezione del mosto fiore e fermentazione a temperatura controllata(16°-18°C) in vasche di cemento vetrificato.

Affinamento: Maturazione del vino in vasche di cemento vetrificato per 12/15 mesi. Nel corso della maturazione il vino rimane a contatto con la feccia fine per arricchirsi in struttura e complessità. Dopo l’imbottigliamento il vino riposa per alcuni mesi in vetro, prima della commercializzazione.

Esame organolettico:

  • Colore: giallo paglierino con riflessi oro-verde brillante
  • Profumo: fresco, floreale, bouquet largo con sentori di sambuco, mela limoncella, pera, su fondo di nocciola e mandorla
  • Sapore: fresco, elegante sapido, ben bilanciato con ritorno gustativo alla mela limoncella, lungo e persistente

Abbinamento: Eclettico negli abbinamenti, ideale da aperitivo, perfetto con sformati di verdure, pesci delicati, crostacei, soufflé di formaggi. Esaltante con il piatto veronese, risotto e asparagi.

Tenore d’alcool: 12,5%  Vol.

Acidità: 5.5‰ – 6‰.

Annata 2020:

L’autunno è piovoso e umido fino a metà dicembre mentre l’inverno è abbastanza rigido e secco. Con l’arrivo della primavera arriva anche il Covid e il 10 Marzo , l’Italia entra in lockdown. Ironia della sorte la primavera si presenta come meglio non poteva: giornate luminose dovute all’assenza d’ inquinamento da traffico aereo e da strada, anche le temperature sono tipiche del periodo e fino a Giugno/Luglio non sono mai troppo alte e con valori di umidità bassa, era da tempo che non si vedeva una primavera così. Queste condizioni consentono una facile gestione del vigneto, uno sviluppo vegetativo regolare, un’ottima allegagione e non sono nec essari interventi d’irrigazione. Ad agosto sia le temperature sia l’umidità si alzano e di conseguenza si verificano alcuni eventi grandinigeni che colpiscono in maniera forte alcune zone viticole e la città di Verona. Fortunatamente l’azienda Pieropan non ne è colpita, ma queste condizioni meteo contribuiscono a ritardare la maturazione del frutto, in particolar modo in Valpolicella. Il decorso dell’annata 2020 ha riportato l’epoca di maturazione al tipico calendario ed è anche per questo motivo che la vendemmia inizia con il trebbiano di Soave verso la metà di Settembre , a fine settembre per le uve destinate all’ appassimento (le uve dell’Amarone e del Recioto e a Ottobre per il Soave Classico e la Valpolicella. Da subito l’annata ci da ottime indicazioni , il Trebbiano di Soave infatti è raccolto perfettamente sano con un grado di maturazione ol tre la media mentre l’uva garganega , la cui raccolta inizia ad ottobre, si presenta matura con un’ottima resa in mosto. L’annata è buona e generosa, risulta fondamentale il diradamento a verde fatto in primavera per contenere una produzione che sarebbe stata superiore al nostro standard produttivo. L’annata ha sicuramente premia to eleganza e la finezza per entrambi i vini La Rocca e Calvarino. La qualità di questo millesimo è una delle poche cose che si ricordano con piacere del 2020.

Curiosità: Il vigneto Calvarino è situato nel cuore della zona classica del Soave e rappresenta per l’azienda l’antico fondo di famiglia, acquistato nel 1901. Il nome Calvarino deriva da “piccolo Calvario”, per la difficoltà di lavorazione del terreno e a causa del percorso tortuoso per raggiungere il fondo. La prima etichetta risale al 1971 e rappresenta l’espressione più fedele e autentica del vino Soave.

Giudizi: Decanter: 93 /100 – Wine Spectator: 92 /100 – James Suckling: 94 /100 – Vinous: 93 /100 – Slow Wine: Vino Slow