Descrizione
Paese: Italia
Regione: Piemonte
Formato: 0,750 lt.
Vitigno: Sauvignon blanc 100%
Vinificazione: le uve, dopo la raccolta, vengono vinificate e fatte affinare per un semestre in piccole botti di rovere francese. Una volta terminata questa maturazione il vino è pronto per essere imbottigliato e commercializzato.
Note sensoriali:
- Colore: colore giallo dorato che colpisce per concentrazione e intensità
- Profumo: Fine e sottile il naso, dominato da note di frutta esotica e sensazioni erbacee e vegetali, tipicamente varietali.
- Sapore: All’assaggio è di ottimo corpo, profondo e armonico, con un sorso caratterizzato da una piacevole freschezza, che alimenta una beva piena e appagante.
Temperatura di servizio: 12 – 14 °C
Alcool: 13,5 % Vol.
Abbinamenti consigliati: Consigliato con impepata di cozze, risotto agli scampi, linguine all’astice o secondi di pesce alla griglia.
Longevità: 12 – 15 anni
Curiosità: Gaja è una delle cantine d’Italia più rinomate in assoluto.
Nata nel 1859, la cantina Gaja, da sempre nota per in particolare per la produzione di Barbaresco, ha saputo imporsi nel panorama vinicolo mondiale grazie alla passione per i vini del suo fondatore, Angelo Gaja.
I vini Gaja da decenni rappresentano non solo l’eccellenza dei vini piemontesi ma sono diventati un vero e proprio marchio distintivo di un prodotto made in Italy apprezzato in tutto il mondo.
Supportato dall’aiuto della moglie Lucia e dei figli Gaia, Rossana e Giovanni, Angelo Gaja è stato in grado di far conoscere al mondo l’azienda vinicola Gaja, grazie ad un impegno costante e ad una visione innovativa che hanno letteralmente trasformato non solo i vini Nebbiolo e Barbaresco, ma tutto il mercato enologico degli ultimi anni.
Situate nel centro storico di Barbaresco, nella cantina Gaja si elaborano vini bianchi e rossi diventati oggetti di culto per ogni appassionato.
Con circa 92 ettari vitati, l’azienda produce mediamente 350 mila bottiglie all’anno, equamente distribuite tra bianchi e rossi dalla forte personalità ed eleganza: non a caso il Barbaresco Gaja del 1985 venne definito da Wine Spectator come il miglior vino mai prodotto in Italia.
ALTENI DI BRASSICA: Il nome deriva da Alteni, piccoli muretti di pietra che un tempo circondavano i frutteti nella zona, e Brassica, fiori gialli che ricoprono i vigneti in primavera.